domenica 8 settembre 2013
Eravamo stanchi, così stanchi che avremmo potuto dormire in piedi come cavalli.
Ma anche il dormire era qualcosa di precluso, con quell'odore nauseabondo che ormai impregnava i vestiti, i capelli, qualsiasi cosa.
Ho una immagine chiara, io che sono seduta in una delle tende, i gomiti appoggiati alle ginocchia e la faccia tra le mani.
Poi sento un tocco sulla spalla, deciso.
"tocca a te"
I miei passi sono così pesanti, come il cuore, non sento più nemmeno il dolore, quel terribile dolore delle prime volte. Non sento più nulla. Razionalizzo e so di cosa si tratta, e so che prima o poi il dolore tornerà, anche se non so in che forma.
Alya , Jack se ne sono andati. Hinae si è impiccata. Deve aver trovato l'unico cazzo di albero della valle e si è impiccata.
Samuel sono giorni che non lo vedo.
Rimaniamo in dieci e di questi dieci, tre non fanno che rantolare in un angolo.
Sette, abili al lavoro.
E il mio turno è sempre più spesso, sempre più frequente.
Non c'e' gloria in questo posto, c'e' solo odore di sangue, di feci, di carne spappolata o bruciata e noi ci sguazziamo in mezzo, ci mangiamo in mezzo, ci dormiamo in mezzo.Persino la polvere ha l'odore del sangue.
Camminargli in mezzo è come camminare in un girone dell'inferno, con quelle mani che si protendono per tentare di afferrarti, le voci roche per le urla e le preghiere incessanti.Voci Che mormorano altre preghiere, le snocciolano come i cristiani fanno con il rosario.
"uccidimi"
"ferma il dolore"
"non voglio che mi vedano così"
"salvami"
Preghiere che cerco di non ascoltare per ridurre la cosa ad una dimensione non umana, meno dolorosa. Asettica.
E mi rendo conto che perdo la mia umanità pezzo per pezzo e rotola via da me, scacciata da qualcosa d'altro, lasciandosi dietro qualcosa che non sono io.
Poi mi sveglio di botto, emergo da quel gorgo velocemente, ansimando con quel cucciolo che guaisce in fondo al letto.
Quando riesco a stendermi di nuovo, penso a Bernardo. Cerco di infilarmi solo quel pensiero nella mente, come un chiodo nella carne.
"Se m'andrà bene t'amerò per sempre,
se m'andrà meglio morirò per te,
se m'andrà male sarai solo voce,
se sarà peggio un'abitudine."
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