martedì 25 giugno 2013
Camminare nel buio per andare in cucina e incocciare con l'alluce contro lo stipite della porta, non è mai il massimo. Ma cerco di fare piano per non disturbare Bernardo, che ha davvero , davvero, bisogno di dormire. Passo davanti alla camera degli ospiti la porta è aperta e la luce che entra dalla finestra illumina il muso di Cane che è steso sul letto assieme al suo padrone. Mi guarda drizzando le orecchie , con calma.
Gli faccio un cenno poi supero la porta e mi lascio alle spalle la camera e i suoi occupanti.
E' stranamente confortante non essere sola.Avere qualcuno per casa, occuparsi di qualcuno, anche solo per fargli la colazione.
Bernardo dice che lo distraggo dal pensiero dell'alcool , lui distrae me dagli altri pensieri, anche se fa domande troppo dirette, alle quali non posso mentire.
Ma sono così brava ormai. Nascondo le cose così a fondo che alla fine ha pensato che le nostre esperienze fossero simili. Anche se, a pensarci bene, lo sono.
Ed era davvero certo della mia innocenza , così certo da pensare che l'avrei disprezzato per quello che mi ha rivelato dopo.La droga , il giro di droga che aveva messo in piedi.
Non si può disprezzare qualcuno che è come te. Almeno questo non riesco ad esserlo. Non riesco ad essere ipocrita. "Getti la prima pietra chi non ha peccato." Io non posso farlo.Non posso gettare quella pietra.
E mentre torno a letto osservo ancora le stelle, che compaiono tra le nubi. Stelle straniere.
E all'improvviso ricordo una frase di mia madre e mi tocco le labbra.
"Se ti ostini a cercare qualcosa corri il rischio di trovarla. Non sai mai cosa ti manca finché non fa molto male”
Divertente, Davvero divertente.
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