lunedì 8 luglio 2013
L'ho guardato muoversi per la casa, irrequieto, per tutta la notte.
Ha infilato il naso nei suoi abiti, nelle sue scarpe , si è rotolato nel suo letto e alla fine ha appoggiato il muso sul cuscino, chiudendo gli occhi.
Io in tutto questo sono rimasta seduta su quella poltrona, dalla quale posso rimirare comodamente tutto il mio piccolo regno.
Sequestrato.
Sequestrato.
Sequestrato.
Questa parola mi rimbomba nella mente e assieme a quella le parole di Bernardo, dette nemmeno poco tempo fa.
Sono così arrabbiata.
Sento la rabbia mangiarmi il cuore, tanto che fatico a respirare.
Passo così tutta la notte,dibattendomi come un pesce nella rete, cercando di capire cosa posso fare.
Al mattino, mentre Cane mi si agita attorno, preparo gli scatoloni.
Non ho molta roba e entro qualche ora io e lui siamo fuori da quell'appartamento.
Entro qualche ora Lela De Jong ha preso in affitto un nuovo appartamento e ha incontrato Mr Remington Stillman, professione avvocato.
Nulla tira su il morale come lasciare un testamento dettagliato e una lettera sigillata.
Cane mi ha guardato per tutto il tempo, il muso posato sulle zampe.
Torna da me.
Chissà di chi è questo pensiero se suo o mio.
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